26 febbraio 2004

 

La cipolla di Tropea

Il Viagra, o meglio il suo principio attivo, è contenuto in un particolare tipo di cipolla, la cipolla rossa di Tropea, rinomata già ai tempi di Plinio il Vecchio. La scoperta è del professor Pasquale Potenza, uno scienziato di origine calabrese, trapiantato in Argentina, docente di Biochimica all'Università di Buenos Aires. Dopo anni di ricerche ha scoperto che la cipolla rossa di Tropea contiene anche l'ossido nitroso, un principio attivo del Viagra. (Il Tirreno)



25 febbraio 2004

 

"When life gives you oranges, make orangejuice"

"Per lungo tempo violenze e soprusi esasperarono il popolo, che nel 1194 insorse e distrusse il castello del tiranno, simbolo dell'oppressione. La stessa sorte toccò nel 1266 ad un altro despota, il marchese Guglielmo di Monferrato. Nella tradizione popolare Raineri e Guglielmo sfumano in un'unica figura di tiranno, che secondo l'usanza del tempo, pretendeva di esercitare lo "jus primae noctis", ovvero di passare con le spose la prima notte di nozze. Finchè Violetta, la bella figlia di un mugnaio, riuscì a ribellarsi alle pretese del signore, mozzandogli la testa con un pugnale e mostrandola al popolo raccolto sotto gli spalti del Castellazzo. Quella che seguì fu una grande rivolta popolare, che portò alla distruzione del Castello e che viene oggi ben rappresentata dalla Battaglia delle Arance: un grande gioco delle parti tra gli aranceri a piedi, simbolo del popolo ribelle, e quelli sui carri, le guardie del tiranno."

Quando le tradizioni sono idiote, non sarebbe meglio cambiarle?

Ad Lib



21 febbraio 2004

 

I FALSI NON SI DISTINGUONO DAI VERI

Stamane mi girano! A dire il vero, il movimento rotatorio, al quale sto sottoponendo le gonadi, ha avuto inizio ieri. Si parla di olio di oliva, ma il discorso può essere esteso anche a tutti gli altri prodotti enogastronomici. Anche di fronte alle prove, provate, che la stragrande maggioranza degli oli d'oliva in circolazione in Italia, nulla hanno a che fare conle olive, talune persone continuano ad acquistare "ciofeche", convinte che quello sia olio a buon prezzo e che noi (rivenditori, produttori di qualità) rientriamo in una cerchia di truffatori che si nasconde dietro lo spauracchio della qualità! Ora, per cortesia, visto che l'argomento non ha alcun connotato ironico, siete pregati di leggere attentamente, quanto riporto più in basso attraverso il link sull'autore e di non fare finta di niente! Quanto segue, mi è stato inviato via e-mail dal settimanale online AGRONEWS. Il servizio è firmato da Luigi Veronelli.

Ad Lib!


19 febbraio 2004

 

Salvadanaio umano

CNN: French doctors were taken aback when they discovered the reason for a patient's sore, swollen belly: He had swallowed around 350 coins -- $650 worth -- along with assorted necklaces and needles.
La storia ha tutti i connotati per sembrare una novella metropolitana, purtroppo, è vera! E' una rarissima patologia, detta, PICA.
The patient's rare condition is called pica, a compulsion to eat things not normally consumed as food. Its name comes from the Latin word for magpie, a bird thought to eat just about anything.



18 febbraio 2004

 

The world's sexiest . . . pizza?

From CNN:
A U.K. supermarket chain is preparing to unveil what it claims will be the first aphrodisiac pizza.
Signori e Signore, è in arrivo la "Pizzagra"

I commenti li lascio a voi perchè potrei scadere nello scurrile!



16 febbraio 2004

 

Cibo, UE, Vino e...

C.P.
E' polemica a Bruxelles per la mancata divulgazione di uno studio sui rischi che corrono i bambini quando si trovano tra le mani determinati cibi accompagnati da gadget. Lo scrive Repubblica di oggi che parla di forti pressioni da parte delle lobby alimentari per evitare una pubblicita' negativa alle loro promozioni.
Intanto in Italia, in un ampio servizio dell'inserto di Repubblica, "Economia" , si parla della crisi che ha investito il mondo del vino! "Per il vino italiano la sbornia e' finita". questo è il titolo del servizio che vede gli interventi di Delfina Rattazzi e Carlo Cambi. Secondo il quotidiano, le cantine stanno facendo i conti con la crisi economica e con i consumi che sarebbero in forte calo. Mentre esplode la concorrenza con i nuovi mondi enologici.
Porco Giuda, sono stato profeta in Patria!

Riporto il post del 25/09/03

25.9.03
Posted 15:25 by Pasquale
Eh, eh, eh...Non voglio fare il profeta in patria però, qualche mese fa, sul forum di Cibitalia, avevo detto, Silvia aveva replicato sperando invano in un ping pong con gli addetti ai lavori e non, che bisogna darsi una regolata con i prezzi e di scendere con i piedi in terra. L'era delle poesie è finita. Cliccate qui, tutti voi che non avete seguito: , ora mi accorgo, casualmente, proprio perchè credo in quel che dico e non acquisto guide, pagelle e fesserie varie, che uno dei più autorevoli giornalisti del settore, ed io lo sostengo da tempo, Daniele Cernilli, in un editoriale del Gambero Rosso di Giugno 03 dice, e riporto il testo per intero:
"Negli ultimi tempi me la sono presa parecchio con i produttori di vino, responsabili a mio parere di avere, chi più chi meno, portato il prezzo dei loro prodotti su livelli insostenibili per la maggior parte degli appassionati. il tutto perchè, con la'pertuta di nuovi mercati, la domanda è stata tale da indurre parecchi vitivinicoltori a sfruttare il momento d'oro per portare a casa quanto più danaro possibile. E' vero, ci sono stati anche quelli che hanno investito molto, che hanno acquistato vigneti, che hanno ristrutturato cantine. Ma questo non giustifica il fatto di voler rientrare, in un paio d'anni, dei soldi spesi, aumentando in modo esponenziale i prezzi. Però, se volgiamo essere giusti fino in fondo, non sono solo loro i colpevolidegli aumenti. Come la mettiamo, infatti, con quei ristoratori che ricaricano dalle tre alle quattro volte i prezzi dei vini? E con quegli enotecai che li raddoppiano? Come spiegare a tutti voi lettori, che certi distributori contingentano alcuni vini molto gettonati e ne condizionano la vendita al fatto di dover acquistare molti altri prodotti che sono molto meno interessanti e ben più difficilmente commerciabili? Aggiunge Cernilli che trattasi di miopie commerciali, speculazioni e ipocrisia citando anche Beppe Severgnini che in un articolo sul Corsera parla di "Talebani del Vino". Signori miei tutto questo è riconducibile anche al mondo degli "Alimentari". Ricordiamoci, conclude Cernilli, speculare vuol dire anche osservare, almeno in latino. Torniamo al significato classico del termine e diamoci tutti una regolata.

Facciamolo in fretta perchè il Titanic sta affondando.



05 febbraio 2004

 

"Le Repubbliche Marinare"

Casa del GF4 ore 24:00 circa. Gli abitanti sono impegnati in un gioco di società. Trattasi di cultura generale. Alla domanda di Ascanio, improvvisatosi professore, "quali erano le Repubbliche Marinare?", il branco ha così risposto: Genova, Venezia, Livorno, Salerno. Erano tutti felici di aver dato, secondo loro, la risposta giusta. Ascanio, il "principe professore", ha concluso l'interrogazione con un soddisfatto "Bravi, risposta esatta".
Il bello è che tra gli abitanti c'è una Pisana!

Ad Lib


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